domenica 27 marzo 2011


La vera prigione 

Non è il tetto che perde 
Non sono nemmeno le zanzare che ronzano 
Nella umida, misera cella. 
Non è il rumore metallico della chiave 
Mentre il secondino ti chiude dentro. 
Non sono le meschine razioni 
Insufficienti per uomo o bestia 
Neanche il nulla del giorno 
Che sprofonda nel vuoto della notte 
Non è 
Non è 
Non è. 
Sono le bugie che ti hanno martellato 
Le orecchie per un'intera generazione 
E' il poliziotto che corre all'impazzata in un raptus omicida. 
Mentre esegue a sangue freddo ordini sanguinari 
In cambio di un misero pasto al giorno. 
Il magistrato che scrive sul suo libro 
La punizione, lei lo sa, è ingiusta 
La decrepitezza morale 
L'inettitudine mentale 
Che concede alla dittatura una falsa legittimazione 
La vigliaccheria travestita da obbedienza 
In agguato nelle nostre anime denigrate 
È la paura di calzoni inumiditi 
Non osiamo eliminare la nostra urina 
E' questo 
E' questo 
E' questo 
Amico mio, è questo che trasforma il nostro mondo libero 
In una cupa prigione. 

ken saro wiwa

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