venerdì 27 gennaio 2012

Al mio amico tedesco


Mi ricordo che da bambino, diciamo anni '50, primi anni '60, molti films che ricordo di aver visto, erano di guerra. Dove gli americani erano i buoni, i tedeschi erano i cattivi, e gli italiani erano gli sfigati... Sono cresciuto nella convinzione che fosse vero, fino alla fine degli anni '60... Allora il mito americano cominciò inesorabilmente a incrinarsi. La guerra fredda, la guerra nel Vietnam, la rivolta di Berkeley ecc. Nonostante tutto, se avessi dovuto scegliere se vivere in Usa o in Urss, non avrei avuto dubbi. L'America era sempre l'america... Il Rock, il Jazz, le Harley ecc. Ma non era più la stessa America, non era l'America di Nembo Kid e di Tex Willer... La geopolitica del mondo era in evoluzione, stava cambiando. Un dato rimaneva fermo... I tedeschi erano cattivi. E l'ho pensato per molto tempo, finché ho conosciuto un tedesco, che come me, pieno di contraddizioni si faceva delle domande e cercava di darsi delle risposte. Siamo diventati amici, abbiamo passato del tempo assieme, abbiamo giocato a scacchi, abbiamo riso, abbiamo parlato... Era, ed è una brava persona, ripeto, con tutte le incongruità che sono concesse ad una brava persona.
Oggi sono avvicinati due eventi, casualmente, apparentemente lontani fra loro...
La prima è la "giornata della memoria", e la seconda è l'articolo di Jan Fleischauer su Der Spiegel.
La "giornata della memoria", ormai lo sanno anche i muri che cos'è, ed è giusto ricordare la barbarie degli uomini. La barbarie degli uomini, non dei tedeschi. Perché anche gli italiani hanno le mani sporche di sangue, anche i serbi, i croati, gli americani, i russi, gli utsi, i tutu ecc. Nessuno è innocente, nemmeno gli stessi ebrei. Il fatto di aver subito una deportazione, un eccidio non li esime dalle responsabilità che hanno verso i palestinesi.
Lo dico chiaro e forte: io non sono antisemita. Ma non mi spiego perché non ci sia una "giornata della memoria" dei bosniaci, dei vietnamiti, degli arabi, o di tutti i morti per le varie guerre di religione... a partire dalle crociate. Anzi prima. Vorrei che qualcuno rispondesse a questa domanda.
Arrivo all'articolo di Jan Fleischauer sullo Spiegel... che dire...? Credo che il giornalista tedesco abbia preso una toppa, o forse voleva solo trovare consensi tra le fasce basse della popolazione. Dire che gli italiani sono come il comandante Schettino, è un pò come sostenere che tutti i tedeschi sono come Hitler. Ed è la prima volta che in vita mia mi trovo d'accordo con Sallusti.
Beh, il mio amico tedesco non è così. E non credo nemmeno che ci siano tanti tedeschi come Hitler, o per lo meno non tanti quanti italiani assomiglaino a Mussolini o a Berlusconi...


Maurizio Fiato

lunedì 23 gennaio 2012

dedicato a Gianni Lanza, dopo che mi ha gentilmente omaggiato la sua ricetta segreta della minestra di fagioli...