lunedì 16 aprile 2012

Andare a puttane...

Ho visto la pubblicità di Sean Penn, Justin Timberlake e quell'altro (non so come si chiama) contro la prostituzione. Tutti e tre belli, fighi e ricchi che si gongolano con sto cartello al collo che dice "un vero uomo non paga le donne".
Devo dire che mi fa un po' sorridere. E mi fa anche un po' rabbia. A parte che non ci credo, non mi interessa nemmeno se Sean Penn ha mai frequentato prostitute. Sono affari suoi. Sono scelte che riferiscono esclusivamente alla sua sfera privata. Se lo ha fatto vuol dire che ne aveva bisogno, io mi astengo da un giudizio morale. L'importante è che abbia pagato, e che sia sia comportato correttamente. Pagare una donna non significa offenderla, altrimenti tutte le donne che lavorano dovrebbero farlo gratis... e questo francamente mi pare un po' troppo. L'importante, dicevo, è che abbia pagato per la prestazione ricevuta, che si sia astenuto da procurare qualsiasi tipo di violenza, morale, verbale o fisica che sia. Ora vorrei dire che trovo veramente arrogante e soprattutto maschilista questa ostentazione di superiorità. "Io sono figo, e non pago un cazzo per fare sesso con una donna" questo è il messaggio che mi arriva. Diretto e inequivocabile. E poi che cos'è un "vero uomo"? E' forse uno che non deve chiedere mai? E' forse uno che ha il testosterone sempre a mille? E forse uno che è assolutamente e completamente eterosessuale? Insomma è forse uno con le palle?
Non so perché ma mi viene in mente Antonio Albanese in "Cetto La Qualunque"... e del suo imitato ex presidente del consiglio.
Questa ostentazione di presunta superiorità mi fa pensare, anzi mi fa credere che la realtà sia molto diversa. Che gli uomini frequentino prostitute è un dato di fatto. E non succede da ieri. E che succederà anche domani, è un dato altrettanto assodato. Del resto è una legge di mercato, quando c'è una richiesta di una merce, sul mercato appare chi la vende. E questo non mi disturba affatto. Quello che non tollero è che qualcuno ci lucri sopra. Che qualche intermediario si inserisca nel rapporto tra produttore e consumatore, senza averne diritto, con modi e metodi da fuorilegge. Che una donna decida di fare la prostituta, è una scelta che concerne la sua sfera privata, punto e basta. Che un uomo decida di usufruire di questo servizio, anche questo concerne il suo privato. Ma non ci deve essere nessun altro un questo rapporto a due. E nemmeno ci deve essere arroganza, violenza e sopraffazione. Devo dire, con tutta onestà, che se io, oggi, dovessi scegliere se fare l'addetto delle pulizie nei bagni di un autogrill, oppure fare la prostituta, opterei per la seconda scelta. E non si scandalizzino tutti quelli che sono anche tentati da facili battute, vuol dire che non sono mai stati nei bagni di un autogrill in agosto...
Certo, farei la puttana, cercherei di farlo bene, in modo sicuro, igienico, protetto, anonimo e comodo. Penso che lavorerei meno possibile, con una clientela più possibile selezionata ecc. ecc. E probabilmente guadagnerei più del mio medico di base, più della mia colf, più di quello che prendo io di pensione. Con buona pace di tutti quelli che la domenica mattina vanno a ripulirsi l'anima a buon mercato...
Ah, devo dire che Sean Penn mi sta anche simpatico, non fosse altro che per aver sopportato quella bagascia di Veronica Ciccone.

Nessun commento:

Posta un commento