giovedì 19 aprile 2012

Non si può delegare degli incapaci, quindi tanto vale non delegare.

Tutti i partiti hanno dimostrato di essere in qualche modo un'esperienza fallimentare, chi per disonestà, chi per incapacità, chi per tutte e due le ragioni. Oggi occorre riflettere su questa crisi, e cominciare a pensare ad una politica gestita con modalità differenti dal passato. Una partecipazione più diretta, dove il concetto democratico non si esprime nel dare la voce a tutti, indistintamente, ma dare voce alle idee, alle buone idee. Da qualunque direzione vengano, salvo che portino beneficio agli uomini. Forse è il momento, e potrebbe essere pericoloso lasciarselo sfuggire, di mettere in seria crisi il sistema dei partiti. Forse è arrivato il momento di licenziare Monti, Fornero, Passera, ma anche Casini, Alfano, Bersani, Berlusconi... E tutti gli altri. Non salvare nessuno. E' arrivato il momento di fare la rivoluzione, ma senza sangue, è il momento di far rotolare le teste, anche se in modo figurato. Mandare a casa chi ha ampiamente dimostrato di essere un incapace. Credo che le persone si debbano riappropriare di decisioni e di responsabilità, ed è una cosa che non possono fare tutti, ma che tutti devono in qualche modo favorire, ciascuno secondo le proprie capacità. Abbandonando differenze strumentali di genere, di razza o di religione. Senza avere pregiudizi verso le persone intelligenti e oneste, che siano cristiane, musulmane o atee, di sinistra, di destra o di chissà dove. Rifiutare i pregiudizi che derivano dalla paura e dalla diversità. Nutrire pregiudizi solo per i pregiudicati.

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